Teramo Vivi Città accusa: "Brucchi ostaggio dei suoi uomini"

TERAMO – E’ un fiume in piena Marcello Olivieri, presidente di Teramo Vivi Città, che scende in campo, l’indomani della presentazione della sua associazione politica, contro tutti i “vizi” e le storture degli uomini del sindaco Brucchi, “uomo ostaggio della sua amministrazione”. E’ il ritratto che emerge da una conferenza stampa infuocata, che tratteggia una Giunta di “miracolati della politica” (il riferimento è alla nomina di Alfonso Di Sabatino a vicesindaco), di dirigenti “incapaci” (l’esempio citato è il bando sui distributori di bevande copiato da Vicenza), e di assessorati “inutili” (come quello di Guido Campana, “con le mani legate dall’assenza dei fondi, e senza capacità di supporto alle associazioni”). Una raffica di accuse che vanno dalle "affissioni abusive ignorate mentre si dice di voler combattere l’evasione fiscale”, agli affidamenti dei servizi “agli amici degli amici” a cui fanno da contraltare sprechi come il cubo di Cult (“Che fine ha fatto"?), il parcheggio di piazza Dante (“Una sala da ballo per topi”) o l’Ipogeo ("A cosa è servito? Non dà posti di lavoro”). Olivieri, nell’annunciare l’avvio di una serie di denunce alla Procura della Repubblica, chiede al sindaco Maurizio Brucchi di “salvare Teramo” contro “l’incapacità diffusa” cogliendo la prima occasione utile, il rimpasto: “Non sia solo una sostituzione di deleghe – conclude Olivieri – ma una sostituzione di uomini”.